27ª STRAPADOVAVIVA • PADOVA • 09/10/2011 Stampa

Copertina del 9 ottobre!

 


Padova, Prato della Valle, 9 ottobre 2011.
27ª Strapadovaviva - Caminemo par Lori.
Signore e Signore, Podiste e Podisti.... quanta gente!!! Ma partiamo dall'inizio... anzi, no! Partiamo dalle sei del mattino di una domenica appena ottobrina che, dopo un'estate senza fine, gela le mani di chi si presenta in Prato della Valle per gli ultimi preparativi della ventisettesima edizione della Strapadovaviva – Caminemo par Lori.
Macchina già collaudata e ben oliata che quest'anno deve anche gestire una gara competitiva collaterale che rappresenta per noi, a cui è stato chiesto di collaborare, una novità.
Siamo noi, i soliti, donne e uomini che fanno riferimento ai due Comitati “antagonisti”, Fiasp e Marciapadova, o Marciapadova e Fiasp, è lo stesso! In questa ora buia del mattino lavoriamo insieme e in armonia! Siamo tutti figli della stessa madre, la passione per il podismo, e siamo qui per uno scopo nobile: portare in una delle più grandi piazze d'Europa donne, bambini e uomini e, attraverso una grande e festosa marcia podistica, raccogliere il maggior numero di fondi da devolvere all'Associazione per la lotta alla Fibrosi Cistica – Mucoviscidosi. Ci salutiamo man mano che ci incontriamo. Siamo, oramai, un bel gruppi di amici, anche se di qualcuno non conosco il nome; comunque volti che fanno parte della mia domenica mattina da molti anni e a cui voglio bene. Insieme a noi i volontari dell'Associazione Padovana per la lotta alla Fibrosi Cistica – Mucoviscidosi e le donne e gli uomini del Settore Sport del Comune di Padova.
Però adesso parliamo dalla Marcia...! Giusto...? E di cosa parliamo? Di numeri? Anche.
Eravate in tanti, sì, tantissimi. Io ero alla biglietteria e alla consegna delle magliette sebbene la mia passione (o vocazione) sia quella di immortalare gli eventi con la mia macchina fotografica. Sentivo Gianni, lo speaker, dare il via ma non riuscivo vedere ne a fotografare nulla. Perdevo così le partenze, prima quella della Padova 21 e poi quella della Strapadovaviva. Ma ecco che non ho più nessuno davanti a me alle cassa, e allora raccolgo al volo la macchina fotografica e corro verso S. Giustina. Da li comincio a fermare le immagini di un lungo serpentone che non si stacca dall'arco della partenza ma che ha già raggiunto e superato la mia postazione. Basta questo per farmi capire che eravate in tantissimi e che per questo meritate un grazie di cuore da parte di tutti noi.
Parliamo di cronaca? No. Ci sono già altri che lo hanno fanno. Io voglio parlare dei volontari. Questo è un argomento che mi è sempre stato a cuore, in particolar modo da quando mi sono trovato a doverne reclutare (qualcuno userebbe un termine diverso.. lo so) per la CorriXpadova. Molte volte ne ho elogiato lo spirito e l'altruismo.
Il percorso dei ventuno chilometri, omologato dalla Fidal per la Padova 21, che ha determinato l'ordinanza di chiusura al traffico, e utilizzato da noi per la “non competitiva” (senza la chiusura) è stato interamente presidiato da circa 200 persone in servizio agli incroci e ai ristori. Sommati a quelli presenti in tutti gli altri percorsi e servizi vari, sono state più di trecento le persone che a vario titolo si sono dedicate a questo evento.
La macchina organizzativa ha visto lavorare insieme e con il cuore professionisti e volontari (che a questo si dedicano per passione e per beneficenza).
Io non voglio parlare del motivo per cui una gran parte della città di Padova ha subito un disagio enorme a causa della chiusura al traffico privato e pubblico, i giornali ne hanno già pubblicato la cronaca. Quello, invece, che a nome dei due Comitati e di tutti gli attori voglio fare, è chiedere scusa a chi ha subito questo disagio.
Non vorrei, però, che si finisse per parlare solo del traffico impazzito e non delle circa seimila persone presenti in piazza (famiglie!.. e non atleti stacanovisti!). E non voglio parlare neanche del successo della Manifestazione, seppure risulti evidente.
L'argomento di cui voglio parlare riguarda i volontari, per dire che sono stati proprio loro i padroni di casa, e che è grazie a essi che questa marcia e questa gara si sono potute fare. Oggi ci troviamo, doverosamente, a chiedere scusa all'altra parte della cittadinanza che non era lungo i percorsi ma in automobile per chissà quanti e validi motivi. Ma è altrettanto vero che molti automobilisti, che sicuramente erano perfettamente in regola con il codice della strada e che a bordo avevano il triangolo, le lampadine di scorta, il giubbino catarifrangente ecc. quella mattina avevano dimenticato a casa la cosa più civile che avrebbero dovuto avere in dotazione: la buona educazione. Di chi sia la responsabilità di quanto è accaduto non è importante e non ha niente a che vedere con quello che voglio dire, e cioè che se da un lato le doverose scuse agli automobilisti e a quanti hanno subito disagi devono essere fatte, altrettante scuse sono dovute ai volontari per gli insulti e le aggressioni che hanno dovuto subire per qualcosa che non era certo da ascrivere a loro carico. Loro, i volontari, hanno solo donato il loro contributo affinché Padova potesse vivere una giornata all'insegna dello sport come ricetta per una società in salute e per aiutare famiglie che vedono i loro figli condannati da una terribile malattia che per essere debellata necessita di soldi per la ricerca.
Per cui, senza dilungarmi più a lungo, ringrazio personalmente ed a nome dei Comitati tutti i volontari, quelli che conosco personalmente e quelli che prima o poi mi auguro conoscerò (sono ottimista... spero tutti) ed esprimo grande solidarietà per il modo con cui personaggi incivili che vi hanno trattato e che certo non meritavate!

Francesco Renna
Segretario del Marciapadova

Come sempre un reportage fotografico realizzato da Francesco Renna, Lorenzo Bridio e Luca Bertipaglia.

È STATO APERTO UN FORUM.

CHI VUOLE PUÓ INTERVENIRE
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