Piccolo Editoriale di fine anno 2012!

Non so se ne sentivate la mancanza. Forse no. Nel dubbio io qualcosa ve la dico lo stesso.
È passato un altro anno ed è consuetudine un po' per tutti, trarre un bilancio di ciò che è stato.
Scusate. Che dite? ... Pensate seriamente che io abbia in mente di parlare di marce?... di numeri (orrore!)? ...di cosa è avvenuto nel comitato??? Beh! Se è questo che pensate o che desiderate allora mi trovo costretto a dirvi una cosa: NO! Non ho nessuna intenzione di trattare questi argomenti!
Di numeri non ho mai parlato e di racconti di marce ne è pieno l'archivio!
Invece voglio parlavi di noi. Per noi intendo quella massa di bipedi che in circostanze ben precise, in giornate particolari, ad orari a volte strani, usualmelte tendono ad indossare maglie da corsa, pantaloncini da corsa,  scarpe da corsa, orologio da corsa... calzini, berretti, guanti... ecc. tutto da corsa!!!
Come dite? State pensando che voglia parlare di Podisti? Ebbene sì! ... È proprio di podisti che voglio parlare.
Ma forse prima è meglio che vi dica qualcosa di me. Io non sono un atleta con la "A" maiuscola. Non sono nato con le scarpe da corsa ai piedi. Sono semplicemente un tizio, che ad un certo punto della sua vita, per l'esattezza una quindicina di anni fa, per una serie di circostanze, quali: un lavoro che mi impediva di vedere la luce del sole ed il trascorrere delle stagioni; sogni notturni, o meglio incubi ricorrenti, che mi vedevano non riuscire a scappare, incapace di correre, affondare in un pavimento (a scacchi... chissà qual'era il significato...), ha deciso di iscriversi alle marce domenicali. Da allora molta è la strada che è passata sotto le mie scarpe.
Le esperienze che ho maturato in questi anni sono state positive. Ho conosciuto una moltitudine di persone. Ho frequentato e fatto parte dell'organizzazione di tante manifestazioni.
Le cose che ho conosciuto, e che mi son piaciute in questo lungo percorso, sono innumerevoli. Fra queste ce ne è stata una per me molto importante: ho conosciuto "IL PODISTA"! Ovvero un soggetto appartenente ad una razza speciale! Sì, speciale perchè salutava sempre, dicendo "ciao" sia ad un bambino come ad un nonno; perchè non faceva distinzione fra operaio e parlamentare. Perchè se gli intralciavi il passo ti chiedeva permesso e ti sorrideva nel sorpassarti... ecc. Intendiamoci! Non è che non ci fossero eccezioni! Ma come è noto le eccezioni confermano una regola!
Oggi, e con un certo rammarico, noto che i Podisti sono cambiati. Non tutti, ovviamente, per carità!
Però, almeno per l'impressione che ho, una tendenza a manifestare un po' di arroganza attraverso il "tutto mi è dovuto", o l'idea che "io corro più forte per cui togliti dalla mia strada" ha preso piede in tanti.
Non voglio con questo additare categorie tipo: vecchi o nuovi; o chi indossa un giubbino antivento giallo oppure no... Voglio solo augurare a tutti, ma soprattutto auspicare, che nel prossimo anno podistico i Podisti padovani oltre a incoronare Padova Capitale del Running possano anche fregiarla del titolo di Capitale del Running Gentile, Collaborativo e Operoso.
Dico questo lungi dal sentirmi Papa, e neppure da premio Nobel, anzi e tutt'altro. 
Chiudo il "piccolo editoriale" approfittando dello spazio che il sito mi concede per fare a tutti Voi i più sinceri Auguri di un sereno Anno Podistico 2013.
Un augurio particolare a tutti i collaboratori che mi hanno ispirato (il più delle volte senza neanche esserne a conoscenza...), aiutato e sostenuto nella gestione del sito (al grande e mitico amico Luca un abbraccio in più per tutte le fotografie che ha prodotto e ci ha regalato). 
Ancora auguri a tutti Voi che, numerosi, avete gradito il lavoro che ho svolto ma anche a tutti Voi che, spero pochi, ...invece no!
Auguri anche agli amici dell'altro Comitato, sì... quello lì... come si chiama??? Ah!! Fiasp!!! (sto scherzando!!!) Auguri ad Andrea ed al suo Staff.
E per finire Auguri al Direttivo Marciapadova, sia il vecchio che al nuovo, con la promessa che nel prossimo anno sarò più buono!! (... finchè scrivo ho in una mano le dita incrociate... che voglia dire qualcosa?) ...

Francesco Renna